peperoncini sott’olio – pipareddi sutt’ogghiu

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Questa è una sostanza illegale o, comunque, dovrebbe esserlo. Sembra una roba da laboratorio per la produzione di armi chimiche. Naturalmente ne sono dipendente, come da tutto ciò che contiene i peperoncini, di cui coltivo diverse varietà in terrazza: il mio tesoretto di materia prima per la ricetta in questione.DSC_0579E’ facile reperire ovunque le istruzioni per la preparazione dell’olio al peperoncino e dei peperoncini sott’olio, ma qui la differenza cruciale abita nella cottura.  Posso garantirvi che, grazie alla cottura, non solo si favorisce la conservazione, ma è anche il sapore a trarne giovamento, risultando ancora più intenso. Infine, anche se naturalmente è possibile consumarli immediatamente, vi assicuro che i peperoncini migliorano col tempo, e raggiungono l’apoteosi nel periodo compreso tra i 6 mesi e l’anno dalla preparazione.

Questo piccolo ma fondamentale ritocco alla ricetta originale è del mio amico, Angelo l’erborista, il Carmelo Chiaramonte dei Peloritani. Vedendolo alle prese con fiori secchi o sorseggiare un tè, risulta difficile immaginarlo pescare, sviscerare e affumicare il pesce o imbracciare un fucile da caccia. Ebbene, lasciate quest’uomo in aperta campagna e, in un battibaleno, si procurerà funghi, frutti di bosco e tutto quello che di commestibile offre la fauna selvatica, trasformandolo in pranzo. Un vero Tarzan del cibo!

Le quantità sono approssimative e variano a seconda di ciò che desiderate ottenere: olio al peperoncino o peperoncini sott’olio. E potete variare la quantità d’aglio, a vostro gusto, in maggiore o minor misura. Non chiedetemi di lasciarvi la stessa libertà con i semi di finocchio! Personalmente, preferisco più peperoncini che olio. Credetemi, vestirei qualsiasi cosa di queste delizie rosso fuoco: dalla pizza, alla carne di maiale, alle zuppe. Inoltre, sono ideali se abbinati a un formaggio cremoso o del tonno, da spalmare sulle bruschette…chilli jar

Per un litro
• Un paio di manciate di peperoncini rossi
• 1 cucchiaio di semi di finocchio, leggermente schiacciati
• 4 spicchi d’aglio, finemente affettati
• 1 litro d’olio extra vergine di oliva
• Sale marino

  1. Preriscaldate il forno a 140°C per sterilizzare i vasetti (vedi sotto).
  2. Tritate grossolanamente i peperoncini.
  3. Cuocete a fuoco lento i peperoncini in olio sufficiente da coprirli, insieme all’aglio e ai semi di finocchio. Aggiungete una presa di sale.
  4. Quando i peperoncini cominciano ad ammorbidirsi, toglieteli dal fuoco e distribuiteli in vasetti o bottiglie sterilizzate. Per facilitare il travaso, adoperate, se l’avete, un imbuto per marmellata.
  5. Aggiungete l’olio rimasto, s’è necessario, e avvitate i coperchi.

Per la sterilizzazione dei vasetti. Lavate i vasetti e i coperchi in acqua calda e sapone e risciacquate abbondantemente. Adagiateli su una teglia e inserite in forno preriscaldato a 140°C per 45 minuti. Riempiteli quando sono ancora caldi.

(traduzione di Maria Rizzo)

 

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